Vi siete mai sentiti accolti, abbracciati, voluti bene da un ambiente naturale? Se ci pensate bene, il bosco è forse uno dei pochi ambienti naturali, se non l’unico, che può accoglierci. Possiamo entrare nel bosco e saremo avvolti da lui, dalla sua atmosfera, dai suoi odori, dalla sua umidità, dalla sua storia. Il bosco ci accoglie dentro di lui, nel suo cuore. Per questo forse sono particolarmente sereno quando passeggio lungo questi sentieri, dove mi piace muovermi lento e silenzioso tra gli alberi, per contemplare le variegate forme di vita presenti, respirare natura e fare il pieno di energia. Studiare professionalmente la natura come biologo richiede un approccio scientifico, razionale, ma non vuole certo dire privarsi del piacere della relazione con la natura.
Ci troviamo di fronte ad un ambiente boschivo che forse vi sembrerà poco significativo. Il suo toponimo locale è «Bola d’la Crosa». Anche se la presenza di acqua non è molto appariscente, il suo ruolo è determinante. Vi sono preziose piccole sorgenti che rendono il suolo intriso di acqua e che sono all’origine della torbiera che si era storicamente sviluppata sul fondo impermeabile di questa conca montuosa. La torbiera non è più ben visibile e la si intuisce solo nella radura centrale o attorno alle pozze. Bisognerebbe scavare per ritrovare la torba vecchia di centinaia di anni. L’evoluzione naturale tipica di questi ambienti umidi li ha infatti portati ad interrarsi e a venir progressivamente colonizzati dal bosco. In questo caso si tratta di una piccola formazione pregiata di ontano nero e frassino - specie amanti dei terreni umidi - con alcuni sempreverdi, come l’agrifoglio e la palma di Fortune, che attestano il carattere termofilo di questa conca. Puntualmente si osserva anche la presenza di una rara felce, la felce florida (Osmunda regalis).
Quando osservate un ambiente naturale, il mio consiglio è quello di non fermarsi alla fotografia istantanea che si osserva in quel preciso momento, ma di cercare di capirne la storia e la sua evoluzione futura. La natura è in continuo movimento e regolata da equilibri instabili. Per quale ragione si sono sradicati quegli alberi? Dove sono gli alberi più vecchi? I germogli che stanno crescendo appartengono alle piante arboree già presenti? Vi sono tracce di attività agro-forestali? …
Così facendo il bosco si animerà sotto i vostri occhi.
Mirko Zanini, biologo